alta formazione

Scuola di Teatro Educazione

Corso per operatori teatrali scolastici

Informazioni

Responsabili
Paola Manfredi e Loredana Troschel

Destinatari
Soggetti interessati a diventare operatori teatrali nelle scuole, già in possesso di una preparazione teatrale

Modalità di ammissione
Curriculum e lettera motivazionale

Durata
2 anni

Orario e frequenza
Lezioni da ottobre a maggio
Lunedì e giovedì dalle 18.00 alle 21.00
+ workshop, eventi e seminari
+ tirocini nel periodo scolastico

Costo
800 € + IVA ad anno scolastico

Scadenza iscrizioni
20 settembre 2019

Modalità d’iscrizione
mediante email a info@scuolateatrocontemporaneo.it allegando la documentazione richiesta

Scadenza pagamento
1° rata entro il 7 ottobre 2019,
2° rata entro il 31 gennaio 2020

Insegnanti
Stefano Beghi – Enzo Biscardi – Giorgio Branca – Paola Manfredi – Laura Montanari – Matteo Sanna – Loredana Troschel – Dario Villa

Conduttori workshop
Antonio Longo – Antonio Catalano – Oskar Boldre – Marcello Chiarenza – Alessandra Amicarelli – Raffaella Meregalli

Il Corso si propone come laboratorio di approfondimento e di ricerca metodologica per l’insegnamento teatrale nelle scuole.

La pratica del teatro nella scuola migliora la vita dei bambini e degli adolescenti, favorisce le relazioni, promuove il linguaggio del corpo, allena alla consapevolezza, migliora la capacità di comunicazione, favorisce la dimensione collettiva, educa all’arte e alla bellezza.

Servono operatori che siano in grado di unire alla pratica pedagogica i valori estetici propri dell’arte drammatica e la rilettura visionaria e immaginifica di quanto creato dai ragazzi. Occorre inoltre che sappiano progettare e comprendere il contesto in cui operano.

Programmi

Metodologia
Verranno svolte lezioni teoriche interattive, esercitazioni pratiche, lavori di gruppo, laboratori con esperti esterni alla scuola, tirocini

150 ore insegnamento – 30 ore tirocinio – 18 ore Innesti poetici (workshop) – 20 ore partecipazione a convegni e seminari.

Storia del teatro
Elementi di storia del teatro, movimenti teatrali del Novecento e Teatro Contemporaneo.

Progettazione di interventi teatrali
Informazioni di base sul sistema scolastico italiano e strumenti di analisi dei bisogni educativi e formativi; studio di diverse tipologie di intervento.

Sperimentazione di esercizi pratici
Esercizi espressivi tesi alla consapevolezza del sé: corpo, voce, improvvisazione, esercizi sullo spazio e sul ritmo, sulla relazione, sul gioco; come valorizzare le capacità individuali e di squadra.

Elementi di scrittura scenica
Scrittura di copioni originali, destinati a grandi gruppi, tratti da testimonianze, oppure da opere teatrali o narrative.

Elementi di regia e composizione scenica
Uso dello spazio, ritmo, composizione, allestimento, light design e sound design.

Elementi di pedagogia
Il laboratorio teatrale come strumento di formazione della persona.

WORKSHOP:
Costruzione di mappe narrative con Antonio Longo
Incontro sul comico o comico incontro? Poesia e riso con Antonio Catalano
Voce e suoni. Laboratorio di improvvisazione vocale con Oskar Boldre

Metodologia
Verranno svolte lezioni teoriche interattive, esercitazioni pratiche, lavori di gruppo, laboratori con esperti esterni alla scuola, tirocini

200 ore tirocinio – 40 ore con tutor – 18 ore Innesti poetici (workshop) – 20 ore partecipazione a convegni e seminari.

Nel secondo anno l’allievo condurrà un laboratorio teatrale, in stretta collaborazione con un tutor. Lo scopo della scuola è formare un operatore capace di azioni concrete, che maturi nel laboratorio, luogo del fare, competenze educative unitamente alla cura dei valori artistici.

Restituzione del tirocinio del primo anno
Incontri nei quali si evincano le problematiche emerse nel tirocinio del primo anno.

Stesura di un progetto per un laboratorio
Ogni partecipante elaborerà, in stretta collaborazione con un tutor, un progetto da presentare in una scuola di qualsiasi ordine e grado, partendo dall’analisi dei bisogni e del contesto, sino alla proposta artistica vera e propria.

Conduzione del laboratorio in autonomia e realizzazione dell’evento finale
A differenza del primo anno, l’allievo sarà responsabile del processo creativo e della realizzazione finale. Sono previsti incontri per affrontare le eventuali criticità e verificare le competenze acquisite.

Riflessione e rielaborazione del progetto
Verrà condivisa una valutazione del progetto, tenendo conto anche degli esiti della restituzione, della partecipazione della scuola e della comunità territoriale in cui è inserita.

WORKSHOP:
Figurazione simbolica
con Marcello Chiarenza
Teatro di figura contemporaneo con Alessandra Amicarelli
Materia e materiali con Raffaella Meregalli

Curriculum

Paola Manfredi
Frequenta la Facoltà di Scienze politiche. La sua formazione teatrale comincia nei centri sociali milanesi, nel 1980, con l’attore e regista argentino César Brie e con Danio Manfredini, con cui avvia una lunga collaborazione che sfocia nell’allestimento di diversi spettacoli nei quali recita come attrice (Notturno, La vergogna). Nel 1994 si trasferisce nelle alte valli varesine. Nel 2008 fonda la compagnia Teatro Periferico, nella quale riunisce attori incontrati nei laboratori condotti nel corso degli anni e inizia a gestire il piccolo teatro di Cassano Valcuvia. Nel 2008 collabora con la Provincia di Milano al progetto Habitat e cultura. Risiedere Abitare Convivere nel sud Milano. Per trent’anni si occupa di teatro educazione e collabora nelle scuole di ogni ordine e grado. A scuola contribuisce alla nascita del progetto Storia e storie, costruzione drammaturgica di storie raccolte dai cittadini, all’interno del quale dirige in qualità di regista spettacoli prodotti per musei, comuni, fondazioni, associazioni: Quando partirono cominciò a nevicare, I fiori nella ghisa, Stanze in luogo di, Il cielo sopra il cortile, Terra e gente, Un’altra terra, Mombello. Voci da dentro il manicomio, quest’ultimo in tournée in nove città italiane con il progetto Case Matte, vincitore del premio Rete Critica 2015. Nel 2017 racconta l’esperienza nel libro Mombello. Un’inchiesta teatrale, uno spettacolo, un viaggio, ed. Sensibili alle foglie. In qualità di regista dirige: Combattenti di Renato Gabrielli, Boccaperta di Tommaso Urselli, Mai nate di Tommaso Urselli, Con me in paradiso di Mario Bianchi. Attualmente è presidente e direttrice artistica di Teatro Periferico.

Loredana Troschel
Loredana Troschel proviene da una formazione  vicina al teatro di piazza (con il Teatro Ingenuo presso il CRT, con Ruggero Cara e con Piero Boso); ha poi proseguito la sua formazione con seminari (tra cui Danio Manfredini, MariaGrazia Mandruzzato) e con la specializzazione in educazione alla teatralità conseguita con un corso biennale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
Fa parte della Compagnia Teatro Periferico in qualità di attrice e di autrice. Ha scritto molti dei testi delle produzioni di Teatro Periferico fin dalla sua fondazione. Laureata in chimica, è autrice di testi per l’editoria scolastica e per l’infanzia.

Stefano Beghi
Nel 2013 si diploma presso la Scuola di Teatro Arsenale di Milano. Nello stesso anno fonda l’Associazione Culturale Karakorum (Karakorum Teatro) di cui assume la direzione artistica e organizzativa. È direttore artistico di Spazio YAK e del progetto “Speakeasy Varese” che vince nel 2016 il bando nazionale Funder35. Parallelamente continua a dedicarsi alla produzione artistica teatrale tradizionale scrivendo, dirigendo e interpretando i suoi lavori. Da alcuni anni gestisce laboratori di formazione teatrale per adulti.

Giorgio Branca
Si forma presso “Studio Laboratorio dell’Attore” diretto dall’attore e regista argentino Raul Manso , frequentando vari seminari con Danio Manfredini, Domenic De Fazio e Hector Malamud. Partecipa a vari spettacoli per la regia di Maurizio Schimidt tra cui “Memorandum” – di V. Havel “Un uomo è un uomo” di B. Brecht e “Arlecchino militare” di C.Goldoni “Sogno di una notte di mezza estate” – di W.Shakespeare; “I promessi sposi alla prova” – di Giovanni Testori “Il Decameron” di G. Boccaccio. Nel 1998 partecipa ad uno Stage Internazionale sulla Commedia dell’Arte tenuto da Carlo Boso a Parigi e conosce il gruppo “Pantakin” di Venezia, con il quale va in scena con “Li tre cecchi – la cameriera brillante” di C. Goldoni e “La moscheta”- di Ruzzante; per la regia di Virgilio Zernitz. Ha lavorato inoltre con il gruppo Elsinor, il Buratto di Milano e Teatro Giocovita di Piacenza. Dal 2009 lavora ed è socio del gruppo Teatro Periferico diretto da Paola Manfredi  con il quale ha prodotto vari spettacoli. È conduttore e formatore presso varie scuole della Lombardia.

Enzo Biscardi
Comincia la sua esperienza teatrale grazie all’incontro con Paola Manfredi. In seguito arricchisce la sua formazione frequentando la scuola del Teatro Officina col quale ancora collabora. Contribuisce alla nascita della compagnia Teatro Periferico di Cassano Valcuvia per la quale attualmente gestisce numerosi laboratori teatrali nelle scuole pubbliche e non solo. Partecipa a diversi seminari con Francesco Mazza, César Brie, Paola Manfredi, Matteo Forti, Maria Grazia Mandruzzato ed altri. La lunga esperienza come educatore professionale gli ha permesso di approfondire il lavoro di équipe e acquisire valide tecniche di gestione del gruppo, specializzandosi così nella pedagogia teatrale. Da anni si sta specializzando nel lavoro teatrale con i rifugiati politici anche vulnerabili. Nel 2018 ottiene il titolo di Operatore di Teatro Sociale rilasciato dall’Università Cattolica di Milano dopo aver frequentato il corso di Alta Formazione di Teatro Sociale e di Comunità. Consegue per sei anni consecutivi quattro primi premi e due segnalazioni speciali in due diverse rassegne di teatro scolastico, con spettacoli di cui cura regia e drammaturgia. Nel 2009 vince a Milano il Premio “Casa della pace” con il progetto Cellophane.

Laura Montanari
Studia il metodo del maestro francese Lecoq presso la Scuola Arsenale di Milano con Marina Spreafico e Kuniaki Ida, successivamente frequenta il Laboratorio dell’Attore di Raul Manso dove apprende il metodo Stanislavskij. Lavora come attrice con diversi registi e contemporaneamente studia pedagogia teatrale, nel 2004 consegue l’attestato nel Corso di Perfezionamento alla Teatralità dell’Università Cattolica di Milano. In Teatro Periferico attualmente lavora come attrice e come insegnante di teatro, sviluppando in particolare la pedagogia teatrale all’interno della Scuola, sia con progetti rivolti agli studenti sia con progetti rivolti ai docenti. Collabora come attrice alla realizzazione di spettacoli dell’Ass. Baba Jaga del Teatro delle Udienze di Finale Ligure.

Dario Villa
Attore (diploma conseguito presso la Civica Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano, 1997) e operatore pedagogico teatrale. Incontra il teatro tra i banchi di scuola in un laboratorio di Paola Manfredi, frequenta stage e seminari con maestri della scena teatrale contemporanea tra cui Danio Manfredini, Claudio Morganti, Michela Lucenti, Eugenio Allegri, César Brie, Maria Grazia Mandruzzato, Mimmo Sorrentino. Approfondisce lo studio delle maschere della Commedia dell’arte con Claudia Contin e Ferruccio Merisi della Scuola Sperimentale dell’Attore di Pordenone. Studia danza butoh con Yumiko Yoshioka, Atsushi Takenouchi, Masaki Iwana, Ken Mai. E’ direttore artistico del Teatro Comunale di Cassano Valcuvia.

Antonio Longo
Architetto e dottore di ricerca in urbanistica, è professore associato di Urbanistica presso il Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano.

Antonio Catalano
Antonio Catalano nasce a Potenza nel 1950. Dopo anni di presenza sulle scene italiane del teatro di ricerca, con Maurizio Agostinetto, scenografo e grafico, Luciano Nattino, autore e regista, e Lorenza Zambon, attrice e autrice, fonda la compagnia teatrale “casa degli alfieri”, organismo di ricerca progettuale nel campo delle arti, con propria sede nell’omonima casa-teatro nel cuore del Monferrato. Nel 1999 nasce il suo grande percorso d’arte interattivo, “Universi sensibili”, con il debutto dell’installazione “Armadi sensibili” alla Biennale di Venezia. Da allora, l’artista pratica l’abbandono di ogni idea di spettacolo, perseguendo la ricerca di incontri artistici e festivi che coinvolgono visitatori di ogni età, in cui tende a provocare poesia, emozione e meraviglia. Nuove grandi installazioni e percorsi d’arte vengono creati in coproduzione e in collaborazione con importanti organismi nazionali e internazionali. Oltre a creare in giro per l’Europa tanti universi sensibili, mondi immaginari fatti di poesia, di festa, di meraviglia, scrive, racconta e canta storie sonore e silenziose, che ha raccolto in diverse pubblicazioni insieme ai sui disegni e ai suoi scarabocchi e in due cd prodotti con Matteo Ravizza e con altri amici musicisti. Nel 2013 ha inaugurato il nuovo spazio d’arte Magopovero, spazio espositivo, creativo, artistico nel quale sono esposti i percorsi poetici e le opere creati negli anni in tutto il mondo e dove ha già realizzato numerosi eventi, laboratori e spettacoli. Antonio Catalano sta promuovendo in tutto il mondo il movimento poetico della “Pedagogia Povera”, con momenti formativi, laboratoriali, narrativi e spettacolistici.

Oskar Boldre
Oskar Boldre nasce come autodidatta e si avvicina alla musica giovanissimo come chitarrista/cantante in gruppi di rock progressivo nelle “cantine” milanesi a partire dal 1984. Successivamente passa attraverso esperienze free/folk e afro/jazz come cantante-percussionista, bassista e compositore. Nei 5 anni vissuti da contadino sull’Appennino Tosco-Emiliano scopre la forza dello strumento voce e le poliritmie del corpo. Poi si dedica allo studio e approfondisce il canto difonico con Bernard Jaeger (CH/D). Dal 1996 dirige i cori polifonici (Goccia di Voci) ed ensemble vocali (Ancore d’Aria), tutt’ora attivi nella regione Insubrica. Ha collaborato con varie compagnie teatrali in qualità di vocal trainer, attore e compositore (A.T.I.R Milano, Teatro due Mondi Faenza, Teatro dei Fauni Locarno). Dal 2004 è direttore artistico del festival internazionale Voci Audaci nel Locarnese. Numerose le collaborazioni come vocalista tra cui ricordiamo le incisioni col gruppo jazz di Ivo Antognini, nel progetto vocale One More Language di Francesco Forges, in duo col vocalista Albert Hera, in duo col clarinettista basso Simone Mauri e nel progetto “Nel Cuore della Voce” con Anna Oxa . Attualmente collabora con Luisa Cottifogli, canta in duo col clarinettista basso Simone Mauri e con il cantante jazz e saxofonista Thomas Achermann. Dal 2002 si propone anche in concerti solistici “Voce Danzante con Respiro” in cui continua ad approfondire tecniche sperimentali (canto difonico, percussioni vocali, sovracuti inspirati…) e l’uso della voce che comunica emozioni svincolate dai linguaggi. Dal 2000, insegna improvvisazione vocale d’insieme in Svizzera Italia e Germania ed ha scritto il metodo “Giocando la Voce”.

Marcello Chiarenza
Autore e regista ma anche scultore e scenografo capace di trasformare le sue opere in drammaturgia poetica, narrativa e spirituale, opera nel campo della figurazione simbolica e della drammaturgia della festa. Nella sua carriera ha svolto il ruolo di scultore, scenografo, conduttore di laboratori, autore e regista teatrale. Si è occupato di installazioni, mostre, percorsi figurativi all’aperto e al chiuso, allestimenti teatrali e di piazza.
Ha esposto le proprie opere in prestigiosi contesti a Milano, Barcellona, Londra, Copenaghen Ben Ari (Israele), Lille e molti altri.
I principali allestimenti figurativi e spettacoli di piazza sono: Vidi Aquam (allestimenti figurativi, opera di E. Morricone, Villa Reale di Milano); Santa Rosalia, la più importante festa barocca d’Europa, davanti alla cattedrale ed al Palazzo dei Normanni di Palermo; Pirati Italiani, Berlino.
Tra le numerose regie e scenografie si ricordano principalmente: Giufà (regia M. Baliani); Corto Maltese (regia G. Gallione; musiche P. Conte); 7 Conversazioni invisibili tra Marco Polo e Kublai Kan (scene; regia A. Bressanello; Consorzio per il Carnevale di Venezia); Tom Thumb (testi, scene e regia; Lyngo Theatre, Londra).

Alessandra Amicarelli
Scenografa, marionettista, ombrista, performer. Diplomata, con menzione speciale, presso l’Ecole Nationale Supérieure des Arts de la Marionnette di Charleville-Mézières (ESNAM), polo di formazione e ricerca d’eccellenza a livello mondiale per il teatro di figura contemporaneo. Nel 2002 fonda la Compagnia StultiferaNavis, compagnia di teatro di figura contemporaneo, per la quale firma diverse regie, scenografie e installazioni che hanno circolato nei maggiori festival di teatro di figura internazionali. Fin dai primi lavori predilige la ricerca intorno al dialogo tra le tecniche artigianali delle arti della marionetta e del teatro d’ombre e il potenziale delle nuove tecnologie, in particolare dell’immagine video, con il desiderio di fare emergere l’aspetto poetico dell’incontro tra forme analogiche e dispositivi digitali.
Nel 2016 lascia la direzione artistica della Compagnia e torna a Milano, dove inizia a sviluppare collaborazioni con varie realtà culturali (Teatro Franco Parenti, Bagni Misteriosi, Associazione Altropiano, Spazio Gingko, Cascina Cuccagna) attraverso la creazione di installazioni, mostre, laboratori di iniziazione al teatro d’ombra e di teatro di figura contemporaneo.
Nel 2017 apre uno spazio-laboratorio a Milano, Laboratorio Spazio Forlanini, dove continua la ricerca e creazione personale e contemporaneamente sviluppa diversi progetti associativi per la creazione e la diffusione delle arti della marionetta contemporanea.

Raffaella Meregalli
Attrice ed esperta di teatro di figura. Diplomata all’accademia di Bella arti di Milano con abilitazione all’insegnamento di educazione artistica. È socia fondatrice della cooperativa Passaparola, con la quale realizza visite e attività didattiche presso mostre d’arte e musei; inoltre ha fondato il Teatro senza rotelle, dove è anche attrice, costumista e scenografa.
Ha collaborato con l’IRSAE, il Teatro fontana per laboratori creativi e teatrali e ha realizzato scenografie e costumi per diverse compagnie teatrali. Tutt’ora collabora con il regista e scultore Marcello Chiarenza in qualità di assistente alla costruzione di oggetti teatrali.